Puf Stava guardando lontano, seduto sotto la vecchia quercia.
Tutto si stava preparando alla primavera.
I primi bucaneve spaccavano la
terra dura, e facevano capolino con il loro cappello bianco.
Il
gatto alzò lo sguardo al cielo e annusò l'aria che, anche se fredda, iniziava a
odorare intenso.
Il suo cuore, da qualche tempo, desiderava innamorarsi.
Batteva forte e lui lo sentiva.
Questa
volta, però, penso che desiderava innamorarsi davvero.
S'
incamminò lungo il sentiero ancora gelato che percorreva il fiume. L'acqua
scorreva ed improvvisamente gli sembrò di sentire un rumore fortissimo. “Una
cascata” pensò!
In effetti, a poca distanza vide una roccia molto alta da cui si gettava un fiume e la forza era tale, che tanti spruzzi lo inondarono
d’ improvviso e il suo pelo soffice si bagnò.
Guardò
in fondo alla conca, e vide un cuore enorme che luccicava, proprio laggiù.
" Questo è un prezioso segnale” pensò! "Non capita ogni giorno, di vedere un cuore riflettersi nell'acqua".
Mentre ragionava tra sé, una vocina lo
distolse dai suoi pensieri.
“Ciao Caro amico, sono la fata dell'acqua e ciò che vedi non è altro che il mio abito luccicante; io parlo come il rumore dell'acqua e con lei, danzo e scivolo sino al mare".
Gatto
Puf strabuzzò gli occhi, li strofinò, pensando di aver visto male.
Una bellissima fanciulla, vestita di luce, le si fece avanti.
Il suo
cuore di gatto peloso, incominciò a battere veloce per l’emozione e ascoltò
d'improvviso, che avrebbe voluto passare con quell'essere fatato tutta la sua
vita!
"Sei
bellissima" disse Puf.
Lei
proseguì con molta dolcezza: " Sai, io sono una fata, leggo nel cuore
degli esseri viventi ogni desiderio, e tu mi trovi ogni volta che cammini nel bosco: io
mi nascondo ma è sufficiente che tu mi chiami, e io ti risponderò con un
rumore di foglie, un uccellino che canta e in tanti, mille altri modi!
Cercami e ascoltami e solo così mi vedrai.
Chiamami lanciando un fischio, una melodia e provaci con tutta l'intensità di cui sei capace. Sappi una cosa preziosa: ogni anno, caro Puf , da oggi, mi manifesterò nell'albero di fiori che vedi laggiù.....e' un albero profumato che si chiama calicantus .. diventerà il tuo albero di cuori" e detto ciò svanì!
Puf
rimase per molto tempo a contemplare l'acqua avendo nel cuore una bella
sensazione.
Si
voltò perché aveva sentito un profumo intenso, e vide l'albero che la fata
le aveva indicato.
Sotto
di esso, una gattina tutta bianca, stava scavando una buca per nascondere forse
un po' di cibo.
Puf
in un balzo, le fu accanto e lei alzò gli occhi: lui li vide di un azzurro
intenso, quello dell'acqua!
Per
molto tempo, continuò a specchiarsi in quelle due pozze profonde che erano i
suoi occhi, perché la gattina divenne la sua innamorata.
A Lui rimase il dubbio che quella gattina bianca, non fosse altro che la fata trasformata per magia ma questo pensiero, lo tenne per se stesso.
Ebbero
una famiglia molto numerosa e vissero per sempre felici e contenti