GELSI
Ho preso a prestito l’Anima della natura perché dialogasse con i ricordi ed emozioni di un uomo che parla d'Amore e ne traducesse i significati.
Restava fermo vicino al
gelso.
Guardava lontano,
mentre con una mano giocherellava con l'orecchio del suo cane.
Il calare della sera,
in quel mese di aprile, odorava d'umidità.
I tarassachi
schiudevano le loro corolle come piccoli soli nel mare d'erba.
L'uomo batteva con
ritmo lento il piede destro a terra, chiuso nello zoccolo di legno. La falce
luccicava, al chiarore di quel tramonto, appoggiata a terra.
Tutto pareva
incastrato, pezzo dopo pezzo, in un piccolo puzzle di silenzio.
Stava pensando a lei.
Da tempo lo faceva.
Dentro di lui, i rigidi
schemi di appartenenza e la buona educazione, bloccavano ogni suo slancio
intenso.
Quella corrente, era
molto simile a un rivolo d’acqua di fiume di montagna, sempre attivo e mai
stanco di esistere.
Non era solo passione,
era molto di più.
Lui l’aveva incontrata
per strada, si erano incrociati con lo sguardo per non slegarsi più.
Anime antiche in
dialogo sottile.
Poche parole, piccoli
attimi avevano fatto nascere una storia importante, silenziosa e rispettosa.
Ora era lì, con il
cuore in tumulto a cercare di comprendere, quale corso avrebbe preso la sua
vita.
L'aveva incontrata al
paese, poco tempo prima e solo per averla sfiorata con lo sguardo, avrebbe
desiderato fosse sua in un abbraccio.
“Esiste il possesso? Si
possiede un legame, una persona?”
Si chiese, corrugando
la fronte.
Una voce interiore gli
diceva" Siamo liberi come il vento soffia tra il grano e le
coltivazioni. La nostra anima è libera di volare e attraversare con le sue ali,
il viaggio del cuore che le appartiene di più."
L'amore è atto libero.
Non si compra, né si conquista: è!
Così davvero si
manifesta.
Forse, le parole che
spesso sentiva in lui, erano la voce di Janus,
un vecchio saggio che
da bimbo lo rasserenava.
Gli teneva la
testa tra le gambe, durante le sere di paese, in cui si restava seduti in
strada e ci si raccontava dei tempi andati.
Janus gli sfiorava
il volto con leggerezza, attraverso un tocco delicato di cura.
Le due
mani dell'anziano, pur odorando di tabacco ed essendo di color nero, avevano
un calore che mai aveva sentito prima.
In quei ritrovi lungo
la strada, si chiacchierava seduti, sino a notte fonda, delle
vicende accadute in paese e, magari, ognuno diventava pescatore, ripescando
ricordi nel fiume della vita.
Il
campanile rintoccò l’ora sesta, e richiamò l’uomo dai suoi pensieri
lontani.
Quel suono lo ascoltava
sempre.
L’ora della preghiera
accompagnava i contadini nella vita nei campi, ed era preziosa quanto i momenti
scadenzati del pranzo, della cena e dell’andare a letto.
Il Don del paese,
quando era piccolo, lo inseguiva per convincerlo a "servir messa" e
lui correva tra i campi a cercar grilli chiamandoli fuori dalle tane con un
filo d’erba. Era un prete di campagna rosso in volto ma dal cuore grande che
batteva all'unisono con quel Gesù, di cui lui stesso era testimone con la sua
generosità.
Le campane, quel
giorno, martellavano insieme ai battiti del suo cuore. Si aprì la
camicia di lana grezza ed il suo petto mostrò, ancora, la forza dei suoi
anni.
Annusò l’aria fresca,
guardando verso il Matajur e il Monte Nero e fu grato a quelle due montagne che
per lui erano alti fari tra le colline friulane.
Fu rapito per un
attimo, dal gelso vicino, attorcigliato su se stesso perché gli raccontò, in
uno sguardo solo, la fatica della sua fioritura.
Gli parlò della forza
che un tronco possiede, oltre le intemperie, e gli fece guardare quanto slancio
le foglie lucide portano in sé, per andare verso il cielo. Esse si tendono
alte sino a raggiungere quasi il paradiso.
Comprese, attraverso
tutto questo, che il valore ci riguarda. Riguarda noi per primi e a seguire le
scelte che facciamo. "Ci vuol coraggio" si disse... Senza di esso la
vita non può fiorire.
Ebbe chiaro il suo
viaggio del cuore.
Prese in spalla la
falce e si incamminò lungo il sentiero.
Il cane, silenzioso
sino a quel momento, abbaiò quasi a confermare ogni sua scelta e lo seguì
scodinzolando.
Un raggio di
luce caldo, accompagnò i suoi passi sicuri.
Lui non se ne accorse
ma fu come gli accarezzasse il volto.
Ora sapeva dove andare.
L’Amore avrebbe guidato
il suo cuore verso la Donna che aveva incontrato la sua anima più vera.
Nessun commento:
Posta un commento