giovedì 9 dicembre 2021

Puf e le foglie Il lasciare andare dell’autunno SESTA PUNTATA della serie "Storie di ordinaria PUF-fitudine. Un gatto alla scoperta del mondo

 

Puf e le foglie

Il lasciare andare dell’autunno




Era una giornata d’autunno e le foglie giallo oro del vecchio ciliegio volteggiavano come in una danza e il vento giocherellone le portava a passeggio, lontano dalla casa dei rami.

Gatto Puf, con la grossa coda tra le gambe, annusava il cambiamento di stagione.

L’inverno stava arrivando e l’aria fredda si faceva sentire.

Lui il vento lo prendeva tutto nel muso, e il suo pelo scuro, svolazzava come spettinato da un phon.

Giocava con le foglie e le rincorreva, speranzoso di fermarne la corsa.

“Che fai così agitato?” chiese il ciliegio al suo amico di pelo scuro

“Le foglie mi fanno divertire e te le voglio riportare lì vicino al tuo tronco” rispose il micio

“Un bell’esercizio di pazienza per te, caro amico e un bell’esercizio per me sul lasciare andare” rispose il vecchio albero con un sospiro

La sua chioma, orami sfoltita dalle foglie, parve chinarsi.

Nascosta sotto ad una foglia ma attenta al dialogo tra i due amici, una piccola cimice verde, ascoltava attenta.

Lei era molto timorosa di farsi vedere, perché le cimici non sono molto amate per l’ odore forte e sgradevole che emettono quando qualcuno si avvicina loro.

Paiono  difendersi cosi!

Per questo Mice la cimice conduceva una vita molto solitaria.

Puf improvvisamente si fermò.

Annusò l’aria e la sentì.

“Chi va là?” domandò

Mice piano piano, uscì da sotto la foglia gialla.

“Ciao gatto peloso, In che cosa posso esserti utile?” provò a dire pensando che questa volta non voleva fare l’antipatica e trattenne di emettere il suo odore sgradevole

Puf la guardò e fece un balzo indietro ricordandosi quanto si vociferava di quegli insetti verdognoli

Il suo cuore però, improvvisamente, fu favorevolmente sorpreso dalla gentilezza di quella voce e parve scaldarsi nonostante il freddo di quei giorni

Si fidò come era solito fare di quella sensazione strana ma piacevole

“Ciao A Te, se proprio ti fa piacere, metti un po' di foglie come coperta a quel fiore laggiù. Dicono gelerà e lui rischia grosso. Avevo pensato di aiutarlo”

“Subito e volentieri” rispose Mice e corse a svolgere il compito indicato con piccoli salti

Liso il fiore, sorrise gioioso di quel prendersi cura di lui e si lasciò andare in un bel canto per ringraziare i nuovi amici

Cosi, in una mattina di fine autunno il vecchio ciliegio, che nei suoi tanti anni ne aveva viste di tutti i colori, si scoprì a sorridere della bella collaborazione nata tra un gatto, una cimice e un fiore.

Era come sé la forza grandissima del vento, aiutasse tutti ad andare più in là.

Il ciliegio lasciava andare le sue foglie

Puf lasciava andare i suoi giochi

Mice lasciava andare il suo odore

Il fiorellino lasciava andare il suo canto

Il vento lasciava andare la sua danza

In tutto questo lasciare andare, tutti divennero più amici e vicini nel cuore

Il vecchio ciliegio sorrise e stiracchiò le sue radici, giocherellando sotto terra con quelle del susino lì vicino.

Durante l’inverno avrebbero comunicato in silenzio sotto la neve.

 

 

 

 



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