STELLA DI LUNA E IL PERFIDO GLUTEN
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In un regno di fiaba, tanti e tanti anni fa, in un castello abbarbicato su una montagna rocciosa, viveva un Re malvagio che portava un nome lunghissimo: Rico Etnad Ivid di Gronumbergo, per pochissimi amici…si faceva chiamare ...Gluten
Il Re era ricchissimo e molto avaro, e ai suoi sudditi concedeva meno di nulla; era bramoso di conquistare terre e villaggi che metteva a ferro e fuoco, e sulle terre rase al suolo voleva poi che venisse seminato frumento che raccoglieva in gran quantità colmando d’oro e d’argento i suoi forzieri.
Per questo veniva chiamato Gluten,
nome che deriva dal glutine, sostanza contenuta nel grano.
Gluten era diventato il Re più potente di tutte le terre ma mancava ancora al suo disegno di guerra e saccheggio, il piccolo villaggio di Grupi abitato da poveri contadini dediti alla coltivazione del mais.
A Grupi, in una casina di sassi piccola e graziosa sulle sponde del fiume Natisone, viveva una bambina di nome Stella di Luna, tanto piccola e minuta quanto forte e coraggiosa. Lei non poteva mangiare il glutine perché questa sostanza le creava dei grossi problemi alla salute. Però sapeva, insieme alla sua mamma, cucinare il mais in molti modi.
Gheorg, un omone con grandi baffi
bianchi, buono, saggio ed operoso, era il miglior amico di Stella di Luna ,
quasi un vero nonno e la proteggeva
moltissimo proprio perché l’amava.
Un giorno, che soffiava il vento, uno stormo di corvi neri si posò sul tetto della casina di sassi della bambina e accadde qualcosa di magico.
La piccola corse ad avvisare il nonno Gheorg, raccontandogli che uno dei pennuti aveva parlato dicendo che, di lì a poco, Gluten avrebbe distrutto il villaggio e quindi avrebbe bruciato tutti i campi di prezioso mais.
“Come potremo affrontare la forza del Re?”, si preoccupò la bambina.
“Affronteremo Gluten con l’astuzia e l’ingegno… difenderemo i campi di mais e,
vedrai, avremo la meglio!”, rispose il nonno saggio sfregandosi i lunghi baffi.
Il vecchio sapeva bene che chiunque, sia esso mostro o mago o re malvagio, ha un punto
debole, basta saperlo trovare, e Gluten non avrebbe fatto eccezione!!! Gheorg era
amico di Ododril, giullare di corte, di certo lui avrebbe capito sicuramente, quale è il punto debole del Re.
Fu così che Ododril, giullare di buon cuore, decise di aiutare Stella di Luna e Gheorg, sapendo che, con canti e burle, e magari con l’aiuto di un po’ di buon vino, sarebbe riuscito ad ingannare il Re…
L’occasione buona si presentò
quando Gluten, dopo aver banchettato, in un giorno di festa, mangiando e bevendo in quantità, chiese di
ascoltare le melodie del mandolino del giullare.
Ododril allora mise in atto il suo piano e intonò una melodiosa cantilena che
altro non era che un indovinello per il Re:
“Ghirin ghirin gaia…
il gallo è sulla ghiaia
che becca il grano d’oro preso dal grande tesoro
che il Re custodisce gelosamente
e difende con il suo affilato fendente!
Ma come avrà fatto il furbo galletto
a non essere preso per il colletto?
Forse una magia dietro ci sta
che ha confuso le guardie di sua maestà…?”
“Che storia è mai questa? Quale inganno o
scaltrezza ha usato il galletto?”
“E quale mai potrebbe essere, mio
Re?” rispose Ododril, “Tu hai timore di qualcosa?”
“Ti risponderò in rima, caro giullare…” e così Gluten iniziò:
“Io non temo nulla, caro giullare
ma per potermi conquistare
forse basta saperci fare!
Vado pazzo per i dolci e le caramelle
le torte, i gelati e le ciambelle!
Sono un grande golosone
e mi riempirei il gran pancione
di un dolce buono come la gubana
che ha sapore di terra friulana.
Noci, cacao, pinoli e uvetta
sono avvolti in una sfoglia perfetta
che l’acquolina mi fa venire
e quasi mi sento di svenire!
Ahimè, nessuno la sa cucinare
e quindi la devo solo bramare…
ma se qualcuno troverò
che sappia donarmi questo dolcetto
avvolto in tondo come un salsiccetto,
buono con lui diverrò…”
Così il Re aveva svelato in rima
il suo punto debole: sarebbe capitolato davanti ad una gubana.
Il nonno Gheorg conosceva Marta,
un’anziana donna del paese che sapeva cucinare magnificamente antiche ricette che custodiva in una vecchia
scatola di latta colorata.
La chiamò e le chiese una cortesia del cuore.
E fu cosi che nottetempo, con
amore e pazienza, Marta cucinò un’ottima Gubana che, all’alba, Gheorg e Ododril furono pronti a consegnare al Re.
Giunti nella sala del trono, i due
si inchinarono al cospetto del sovrano, implorandolo ancora di non distruggere i campi di mais del paesino di Grupi.
“Mai nessuno si è permesso di dirmi ciò che devo fare! La vostra
impertinenza sarà immantinente punita con la prigione!” urlò adirato Gluten
"Guardie prendeteli!"
Mentre i soldati tutti vestiti di ferro correvano al suo ordine, il nonno replicò:
“Nemmeno per una ottima gubana sapresti rinunciare al tuo perfido disegno?”
A quelle parole il Re strabuzzò
gli occhi: “Una gubana? Una gubana???Magari…”
E il nonno tolse prontamente dal sacco un profumato dolce che Gluten afferrò
con ingordigia e lo mangiò quasi in un sol boccone.
Il Re era feroce ed avaro ma era un ottimo guerriero che sapeva riconoscere il valore della parola data. Accettò così il patto perché alla gubana di nonna
Marta non vi poteva resistere!
Nel forno della casina di sassi, intanto, Stella di luna e la mamma impararono a cucinare la gubana con la farina di mais grazie alla ricetta antica della nonna Marta e ogni abitante del pase ne ebbe una fetta.
Gluten non disturbò più la quiete
del borgo, né volle più far razzia dei campi di mais, perché era proprio lì che si producevano
i dolci di cui andava ghiotto.
Gli abitanti di Grupi si impegnarono
nella costruzione dell’ANTICO FORNO DI NONNA MARTA, e da
allora in poi ci furono gubane e dolcetti di mais per tutti!
Ogni storia finisce sempre con dolcezza….se è una storia bella.
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