Fragilità è un cristallo che si spezza in mille frantumi.
È negli argini distrutti dalla forza dei fiumi.
Negli occhi di un bimbo che guarda smarrito.
In un vecchio rannicchiato in un lenzuolo sgualcito.
E’ nelle lacrime contenute in occhi di cielo
oppure in una testa chinata in preghiera, coperta da un velo.
Nelle mani nodose insicure alla presa
in una barca al vento sospesa.
Guardo e respiro in me questa umanità
e mi riconosco in tutta la mia fragilità!
Vorrei essere per un attimo aquila silenziosa
che con i suoi voli solca il cielo maestosa.
Nulla pare infrangere il suo andare:
Il suo occhio sicuro sa dove orientare
Porta Le sue ali spiegate di penne scure,
affronta Le cime più innevate e le più alte frescure.
Lei è
Lei sa
lei va
Quello che è stato e quel che sarà.
Un bambino curioso strizza gli occhi al cielo
e un puntino con il dito segna sincero:
“”””””Evviva evviva, l’aquila è lassù!
Mi racconti la fiaba che me la porta quaggiù?””””
Chiede ai suoi genitori con dire speranzoso
e il suo sorriso è grande e radioso.
E io che li osservo da lontano,
mi dico sorridendo piano…..
“I sogni son speranze, fiabe o forse illusioni
ma donano agli uomini grandi barconi
per affrontare le avversità
ed abbracciano, così, ogni fragilità.
Essi donano forza al cuore
Insieme al buon umore!!!”
Il sole alto scalda il volo di un aquila forte,
di fragili ha solo le piume
che per volare diventano un fiume…….
Chi lo fermerà?
Evviva la fragilità!
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