
Bella lei gira con il
gatto nero:
È la mia strega! Dico
sul serio.
Ciao sono io….
Proprio io….
Mi reco alla festa
delle zucche e di raccolti tanti
e sino a gennaio di
lavoro ne mando avanti
per far felici tutti
i bambini,
nonni, adulti e anche
i più piccini.
Amo le zucche che
diventano fiori
E le coltivo come
fossero tesori
Non le trasformo in
cocchio come fa la fata madrina
ma le utilizzo nei
piatti in cucina,
o le svuoto con mio
grande divertimento
e dentro un lumicino
ci pongo come riferimento.
Le finestre si
illuminano d’ intenso
ed io con la scopa
giro cosi, in ogni senso,
senza entrare in
collisione
con uno spalancato
vecchio balcone.
Poi accade a novembre
, ogni anno puntuale
se non arriva un
rumoroso temporale,
che ci riuniamo in
gioia e baldanza
noi streghe, Maghi,
scheletri, mostri e fantasmi in unica danza!!
E’ la notte di
Halloween, o delle zucche arancioni
Che vede tutti a
cavalcioni
Di scope rombanti ,
motori assordanti, pietre rotolanti
Nuvole a vapore e
stelli filanti….!
Nel cielo c’è grande
confusione e un gran frastuono
ma quando arriva il
maggiordomo
del castello antico
lui apre le vecchie stanze
e tutti ci divertiamo
con tante pietanze.
Lui è una mummia che
viene dal passato
Con delle fasce ben
ingessato.
Un tipo strano, un
tipo allegro
ci apre la porta con
spirito fiero.
Castagne, favette,
ciambelle e pasticcini non ne facciamo senza,
sono sulla tavola in
bella presenza!
Candelabri, armature,
arazzi, lenzuola danzano leggeri all’aria come fossero in vita
Con gioia e piacere e
aria parecchio divertita.
Nelle case, in quella
notte di buio e di stelle
Si ricordano e
raccontano le cose belle
Davanti al fuoco con
la famiglia
Tutto tace e nulla
scompiglia
C’è rispetto per il
ricordo lontano
che emerge dalle
foto, dai racconti, piano piano….
E allora? Dai su
veloci,
bimbi battete a
tamburo le due noci…
e cantate anche voi
con quel bel motivetto che dice…..
Dolce, dolcetto…
scherzetto!!!
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